• Deduzioni sociali

    Le prestazioni delle seguenti istituzioni sociali sono finanziate principalmente dalla partecipazione dei datori di lavoro e dei lavoratori:

    • assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS);
    • assicurazione invalidità (AI);
    • indennità per perdita di guadagno (IPG);
    • assicurazione contro la disoccupazione (AD);
    • assicurazione infortuni (LAINF);
    • previdenza professionale «secondo pilastro» (LPP).

    In tutti questi casi, il datore di lavoro è tenuto, per legge, a dedurre i contributi assicurativi dal salario del lavoratore e a versarli alle rispettive assicurazioni insieme ai contributi fatti da parte sua. Queste deduzioni sono chiamate generalmente «deduzioni sociali».

    A queste si aggiungono eventualmente altri contributi assicurativi versati dal datore di lavoro all’assicurazione malattia, a favore del lavoratore, qualora le prescrizioni legali del Cantone lo prevedano o qualora ciò sia stato oggetto di un accordo tra le parti contraenti. La regolamentazione con-cernente gli assegni familiari e per i figli è disciplinata dal diritto cantonale: in genere i contributi assicurativi versati alle casse in questo caso sono interamente a carico del datore di lavoro.

    I principi seguenti si applicano all’obbligo di pagare i contributi e alle deduzioni sociali per i giovani lavoratori e le persone in formazione:

    • queste persone sono dispensate dal pagamento dei contributi per AVS, AI, IPG e AD fino al 31 dicembre dell’anno in cui compiono i 17 anni;
    • i premi dell’assicurazione obbligatoria per gli infortuni professionali e le malattie professionali sono a carico del datore di lavoro. Quelli concernenti l’assicurazione obbligatoria degli infortuni non professionali (INP) sono a carico della persona in formazione, salvo accordo contrario menzionato nel contratto di tirocinio;
    • la previdenza professionale entra raramente in linea di conto per le persone in formazione, ma un obbligo (limi-tato) di assicurazione esiste per i lavoratori che hanno compiuto i 17 anni e che beneficiano di un salario annuale minimo che le persone in formazione normalmente non percepiscono.